MOOD CREMONA

MOOD ASIAN FOOD FACTORY

Via Mantova 8, Cremona

2019


Il progetto è ambientato in una location che raramente capita sul tavolo di un architetto: una villa liberty perfettamente conservata e recentemente restaurata, già sede di un’attività di ristorazione, ma che purtroppo non le rendeva giusto tributo.

L’edificio, denominato Foro Boario, ospitava un tempo il mercato del bestiame, un evento di una certa rilevanza nel Cremonese. Isolata dal contesto urbano grazie ad un ampio parco che la circonda, la palazzina svetta sulla direttrice est che da Cremona conduce a Mantova, e consta di un volume centrale contenente un ampio atrio-salone di considerevole altezza, e di due ali laterali più basse, perfettamente simmetriche, composte da sale minori. Un’importante addizione, portata dal recente restauro, è costituita da un vano scale - ascensore centrale, che conduce al piano interrato, che ospita un grande salone, alcune altre salette secondarie e altri ambienti di servizio. L’imponente colonna ascensore regge uno spazio soppalco che aggetta sul salone centrale, occupandone buona parte del vuoto.

Stanti le condizioni sopra descritte, abbiamo deciso di intraprendere un progetto di allestimento basato sul principio dell’isolamento, in piena controtendenza rispetto agli interventi precedenti, per cui ogni gesto architettonico risulta isolato e distaccato dai pavimenti e dai decori interni: una serie di contro-pareti, in tinta scura in contrasto con i toni chiari dell’edificio - con funzione anche parzialmente fono-assorbente, data la considerevole altezza dello spazio - caratterizzano e fasciano i muri perimetrali dei locali; da essi spunta il sistema di lampade a lanterna che aggettano sullo spazio centrale, con riflessi ramati che si accordano ai toni degli stucchi.
Al centro dello spazio, a mascheramento della mastodontica addizione del vano ascensore e soppalco, abbiamo inserito una corona di telai luminosi ad altezza multipla, e una serie di rivestimenti in specchi di varie tonalità, che creano un gioco di riflessi allo scopo di ammorbidire l’ingombrante massa dell’intervento precedente.

Al piano interrato, dove ha trovato spazio un locale per il dopo-cena, l’atmosfera muta radicalmente: maggiormente liberi, gli elementi introdotti azzardano maggiormente e creano spazialità in totale indipendenza; i telai luminosi, qui a singola altezza, dividono e organizzano gli spazi di movimento e di stazionamento; i rivestimenti colorati, le boiserie ed un lampadario in tubi luminosi che domina una saletta privata, sconfinano nel bizzarro e nel sublime del Dèco.

design by sabrina gallini and simone marchiorato
photos by sgsm studio


Other Projects